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Section Tradizioni/Leggende
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Leggende Foriane

di Felicia Lamonaca

    La leggenda, dal latino legenda (cosa da leggere), indicava la lettura della vita del santo e solo successivamente si estese a segnalare racconti storico fantastici, in cui il reale si mescolava al meraviglioso. Trasmessa oralmente si caratterizza per la capacità di assimilare elementi del territorio e per una struttura narrativa in continua evoluzione. Può essere raccontata ed ascoltata in contesti storico – culturali tra loro diversi, senza che la voce narrante disponga di particolari capacità fabulatorie.
L’oralità del prodotto lascia alla leggenda una grande libertà linguistica, ma anche narrativa. La narrazione infatti può trasformarsi nel tempo, perdendo o assimilando nuovi elementi.
Nell’isola d’Ischia molti autori locali hanno contribuito «da una parte a deforestare la selva del leggendario e del favolistico e, dall’altra, a ripiantare trame narrative poi cresciute nei sempre meno codificati repertori narrativi isolani » (Vuoso, p. 39). Tra loro ricordiamo lo storico foriano Giuseppe D’Ascia, che nella sua enciclopedica Storia dell’isola d’Ischia, ha preferito alla leggenda la novella ed il racconto storico breve (si veda la storia dei fratelli Patalano e la vendetta di una donna), e Onofrio Buonocore, pedagogo e divulgatore di cultura, che si ispira a ideali morali revisionando miti classici, storie esemplari e ageografiche diffuse poi soprattutto in ambiente scolastico. Negli anni Trenta si editano su riviste specializzate silloge di leggende popolari, che contribuiscono a trasmettere fino a noi leggende, di cui resta memoria nei racconti degli anziani del luogo.
Dalla voce di personaggi del popolo (contadini, pescatori ed artigiani) nasce l’interessante volume di Ugo Vuoso, Di fuoco, di mare e d’acque bollenti. Leggende e tradizioni dell’isola d’Ischia, edito da Imagaenaria e di recente arricchito da un’introduzione di Dario Fò, dove storie di «pirati saraceni, Madonne soccorritrici, preti licenziosi, astuti contadini, janare e monacielli alimentano e re – interpretano la millenaria storia dell’isola d’Ischia».
A questo repertorio appartengono la leggenda del Crocifisso del Soccorso e quella di S. Maria al Monte, riportate in questa sezione, con la lettura antropologica di Ugo Vuoso, per gentile concessione dello stesso autore e della casa editrice Imagaenaria.




Bibliografia: UGO VUOSO, Di fuoco, di mare e d’acque bollenti. Leggende e tradizioni dell’isola d’Ischia, Lacco Ameno, Imagaenaria, 2002.


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